Posizionato al centro della costa adriatica, il nostro Hotel è in una comoda posizione tra le belle città di mare di Roseto degli Abruzzi a Pineto, nel mezzo di rotte verso interessanti mete naturalistiche, culturali ed enogastronomiche: dal mare alla montagna in 45 minuti!
Frequentata località balneare, tra le più apprezzate del medio Adriatico, dal 2006 Pineto è insignita della Bandiera Blu d'Europa per la qualità delle acque e l'alto livello dei servizi offerti. La cittadina deve il suo nome alla rigogliosa pineta a ridosso del mare: la famiglia Filiani, originaria di Atri, può considerarsi fondatrice della città ed è colei che, ispirata della famosa lirica “La Pioggia nel Pineto” del poeta abruzzese Gabriele D'Annunzio, le ha conferito il nome nel 1925. L'area in cui sorgeva l'antico paggio si caratterizza tuttavia per l'intensa sedimentazione storica prodottasi nei secoli, iniziata con gli insediamenti dell'epoca preromana, passando alle testimonianze dell'antico porto che fungeva da scalo marittimo per la romana Hatria. Simbolo della cittadina rimane la storica residenza Villa Filiani, divenuta sede del Centro Etnomusicologico d'Abruzzo, che custodisce beni immateriali legati alla tradizione dell'oralità. Pineto gode di una posizione strategica sulla costa adriatica tra la provincia teramana e quella pescarese.
La vicina città di Pescara, dallo stile giovane e moderno, offre intrattenimenti di ogni tipo: shopping, locali sport e cultura. I principali luoghi di ritrovo e di interesse culturale della città sono la centrale Piazza Italia, il Museo ittico, il Museo delle genti d'Abruzzo, la Cattedrale di san Cetteo e il Museo casa Natale di Gabriele D'Annunzio. Spettacolare la vista notturna del Ponte sul mare.
A pochi chilometri dall’hotel, raggiungibile anche attraverso una rilassante passeggiata sotto la pineta che fiancheggia la costa, si può ammirare la suggestiva Torre del Cerrano, antico bastione borbonico e oggi Museo del Mare collocato a ridosso della spiaggia incontaminata della sua area marina protetta. Il territorio circostante costituisce l'Area Marina Protetta Torre del Cerrano, istituita nel 2009 per tutelare circa 37 km2 di mare, spiaggia e pineta, le piante gli animali che vi vivono. Il Parco Marino, senza trascurare la salvaguardia dell'imprescindibile qualità ambientale, si dimostra altrettanto sensibile alla valorizzazione del territorio offrendo servizi nel quadro di un turismo sostenibile.
Tappa imperdibile del circuito naturalistico del Cerrano è l'Adventure Park, ospitato all'interno del Parco Filani di Pineto, un vero e proprio giardino botanico, in cui sono presenti le principali specie arboree mediterranee tra cui lecci, pini, cedri atlantici, cedri del Libano e frassini. Il parco avventura prevede sei percorsi acrobatici per grandi e bambini, aperto dalle ore 8:00 alle ore 17:00 per il periodo che va dal 1° ottobre al 31 marzo, e dalle ore 7:00 alle ore 20:00 per il periodo che dal 1° aprile al 30 settembre. Per i più piccoli, con un'altezza di almeno 80 cm, vi è a disposizione il percorso "Bimbi". A salire, con un'altezza di almeno 110 cm, i percorsi "Gnomi 1" e "Gnomi 2", il percorso "Verde" per coloro con un'altezza di almeno 130 cm, e il percorso "Blu", per il quale si dovrà avere un'altezza di almeno 140 cm. Ultimo percorso quello "Rosso", il più impegnativo, con il quale ci si potranno confrontare coloro con un'altezza di almeno 150 cm. I quattro ettari del parco si lasciano inoltre apprezzare per percorsi in mountainbike, passeggiate con uno sguardo panoramico sul mare e per picnic.
Inoltrandosi verso le zone collinari è sicuramente da visitare la vicina città d'arte di Atri, regno della liquirizia, in cui hanno sede gli antichi palazzi storici della casata degli Acquaviva così come il centro Oasi WWF dello spettacolare Parco Naturale dei Calanchi. Le residenze signorili, le piazze e i caratteristici vicoli raccontano della lunga storia di Atri che vanta un’antichissima fondazione. Le tante iniziative e manifestazioni estive e invernali fanno di questa città un centro vivo e autentico.
L’entroterra collinare ospita antichi borghi come Mutignano, Montepagano e altri ancora, ricchi delle suggestioni di tempi passati e sullo sfondo di panorami che in unico sguardo racchiudono il paesaggio montano del Gran Sasso e l’orizzonte marino della costa. Risalendo per le rive del Vomano e del Mavone, percorrendo la SS 150 e le limitrofe strade secondarie, si incontra la Valle delle Abbazie che trova le sue maggiori attrazioni nei borghi di Morro d’Oro, Notaresco, Canzano ed altri ancora. Tra questi Castelbasso è diventato da molti anni centro di rilevanti eventi artistici promossi dalle istituzioni locali attive nella divulgazione dell’arte contemporanea.
Percorrendo fino in fondo la SS150 si giunge alle porte del Parco Nazionale d’Abruzzo e Monti della Laga, che unisce i versanti montani teramano e aquilano divisi dalla vetta del Corno Grande e per la varietà dei paesaggi che caratterizzano le due provincie. Istituito nel 1991 questo è il terzo Parco più grande d’Italia per estensione territoriale. Al suo interno, salendo in altitudine, si incontrano piccoli centri montani in cui è possibile apprezzare le bellezze naturalistiche e le antiche tradizioni tramandatesi fino ai giorni nostri soprattutto attraverso il prezioso patrimonio enogastronomico, nonché attraverso il sapiente artigianato che per secoli ha legato le attività produttive delle comunità locali alle risorse di un variegato territorio. Tra i borghi più noti, oltre ai paesi di Senarica, Pietramela, Isola del Gran Sasso e molti altri ancora, da visitare è senz’altro Castelli, arroccato sull’Appennino abruzzese, centro dell’arte maiolica locale esportata nei secoli passati nelle più fiorenti corti europee, e oggi ancora viva nelle botteghe dei sapienti artigiani castellani.
Sul versante aquilano si possono ammirare luoghi di grande interesse storico e paesaggistico. Il capoluogo L’Aquila, gravemente colpito dal sisma del 2009, non ha perso il suo fascino di antico centro storico in cui sono da ammirare l’imponete Forte Spagnolo, di fondazione cinquecentesca, la basilica di Santa Maria di Collemaggio, chiesa fondata sul finire del XIII secolo, legata alla storia del papa eremita Celestino V e dei Templari, la Fontana delle Novantanove Cannelle e altri numerosi monumenti, che testimoniano la vivacità culturale della città nei secoli.
I magnifici scenari di Campo Imperatore hanno reso noti questi luoghi come Piccolo Tibet d’Italia. L'altopiano è connesso, attraverso i numerosi itinerari escursionistici percorribili in auto, in moto, in bici o a cavallo, ai principali borghi delle vicinanze tra i quali Assergi e Castel del Monte. Non lontani sono Santo Stefano di Sessanio, completamente restaurato nel suo originale aspetto medievale, e quello di Calascio dominato dalla sua Rocca, tra i più famosi castelli d’Abruzzo, scelta spesso come ambientazione di set cinematografici internazionali. Percorrendo le strade che si perdono nell’aspro e suggestivo paesaggio montano aquilano si possono ancora ammirare le caratteristiche le capanne in pietra a secco, simbolo della secolare attività di pastorizia di cui hanno vissuto le genti d’Abruzzo riscendendo dalle pendici appenniniche alla costa attraverso i tratturi, di cui narrava il poeta pescarese Gabriele D’Annunzio e oggi candidati a patrimonio UNESCO.
I tre volti, montano, collinare e marino, della provincia teramana rappresentano una sintesi della biodiversità dell’intera regione, così come della sua ricca offerta eno-gastronimica. Fulcro della provincia è la città di Teramo, in cui si ammirano ancora i resti dell’antica fondazione romana presso gli scavi dell’anfiteatro. Il centro storico è sede di Musei e del Duomo nello stile romanico tipico del territorio abitato in origine dal popolo italico dei Pretuzi. Di singolare interesse è il Castello della Monica, eretto a partire dalla fine dell’Ottocento secondo un gusto eclettico e neogotico.
Da Teramo si sconfina poi verso territori piceni non senza aver attraversato Campli, dove è possibile visitare la Scala Santa e degustare la tipica porchetta camplese, fino a giungere a quella che è passata alla storia come l’ultima roccaforte del Regno Borbonico, la maestosa Fortezza di Civitella, eretta nel XVI secolo con funzioni tattiche e difensive in prossimità della linea di confine tra le allora contee ascolana e aprutina a controllo strategico del territorio. Questo mirabile esempio di ingegneria militare oggi è sede del Museo delle Armi e delle Mappe antiche.
Molto diversificato è anche il volto del litorale abruzzese, che dalle lunghe spiagge sabbiose della costa teramana giunge alla costa dei Trabocchi che interessa i lidi meridionali delle provincie di Pescara e Chieti, il cui paesaggio à caratterizzato da calette, promontori, scogliere alte e frastagliate. I trabocchi, macchine da pesca su palafitte dall’architettura primitiva, vanto del patrimonio paesaggistico del basso adriatico, sono da ammirare soprattutto nel lungo tratto costiero che va da Ortona a Vasto: tra queste località esempi più spettacolari sono a San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro, Fossacesia, quest’ultima nota anche per la presenza dell’importante Abbazia di San Giovanni in Venere originaria del XIII secolo.